Le chiese

Le chiese del territorio di Antrodoco

Ultima modifica 11 marzo 2023

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Turismo

Santa Chiara
La chiesa di Santa ChiarLa chiesa di Santa Chiara, situata nel centro storico di Antrodoco tra corso Roma e via Savelli, fa parte di un complesso Trecentesco che include anche il monastero delle "Clarisse di Santa Chiara”, fondato il 18 settembre 1607 e chiuso nel Settecento, e l’ospedale S. Antonio, punto di riferimento per malati e pellegrini della Via Salaria, aperto alla metà del XV secolo e dismesso nel 1906. La chiesa è stata chiusa nel 1970 per un lungo restauro e ha riaperto solamente il 17 marzo 2012 con un concerto di Bach e Mozart della Schola Cantorum.
Il tempio, l’unico ad Antrodoco dotato di pulpito e cantoria rialzata, presenta una facciata con un portone sormontato da un timpano sopra il quale fa bella mostra di sé un campanile a vela barocco. L’interno è caratterizzato da una pianta con un’unica navata coperta da una volta a botte, affrescata con stelle dorate e riferimenti biblici, che ricorda la Cappella Sistina prima dell'intervento di Michelangelo e da quattro altari con dipinti ottocenteschi; di notevole pregio sono le due statue di San Francesco e Santa Chiara poste ai lati dell’altare e le copie delle stazioni della Via Crucis, opera dell’artista albanese Lin Deija. La chiesa ha subito nel corso del tempo numerosi interventi e attualmente non sono rimasti molti elementi dell’assetto originario: tra questi c’è però la cantoria in muratura, dotata di un nuovo Organo a Canne, intonato a 432 hz, a trasmissione digitale, collegato ad una Consolle Gustavo Zanin, cui si giunge attraverso una scala in legno, costruita per far sì che le suore Clarisse di Santa Chiara potessero partecipare alle funzioni liturgiche senza infrangere il voto di clausura che avevano stipulato. La chiesa è sede della Schola Cantorum.

Santa Maria Assunta
Sulla piazza principale, Piazza del Popolo, si apre la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta; sulla facciata principale è stato adattato un portale romanico proveniente da Santa Maria Extra Moenia. La parrocchiale, fu ristrutturata dopo il disastroso terremoto del 1703 ed i lavori ordinati dal gesuita Baldinucci si concluseronel 1720. La forma della navata centrale è a barca rovesciata; nelle due pareti, si aprono simmetricamente, a destra e a sinistra, cinque cappelle. La terza e la quarta per modifiche successive sono state rese comunicanti. Nella prima delle due, si staglia un monumentale altare ligneo con due angeli che rincorrono l'immagine. Interessante risulta il coroligneo e la veste con ricami in filo d'argento e oro che impreziosisce il corpo imbalsamato di San Benedetto, scrupolosamente conservato sotto l'altare principale della chiesa: si presume che fosse un soldato francese. Importante elemento del patrimonio artistico di Antrodoco è la Croce Processionale d'argento dorato, lavorata a sbalzo da un valentissimo orafo: " Nicola da Guardiagrele " ( sec. XV ); è oggi conservata per motivi di sicurezza presso il museo Diocesano di Rieti. Luisa Mortari, nel 1974, scrivendo di questa opera, dopo averla definita " di notevolissimo interesse artistico ", diceva anche che non ha eguali nella regione sabina ed è indubbiamente uno splendito esemplare di arte abruzzese nel quale i modi di Nicola da Guardiagrele si manifestano con assoluta evidenza nel modellato delle figure, nella struttura compositiva, nella ricchezza degli ornati, nella presenza degli smalti, anche questi ultimi di pregiata qualità. La superficie della croce è d'argento scurito, interamente decorato a rosette, dischi smaltati con i busti degli Evangelisti, il Crocifisso, il pellicano, il serpente di bronzo, la Vergine con la Maddalena, Giovanni e la Pietà, il Salvatore ed i quattro profeti.

Santa Maria del Suffragio o Anime Sante

La "Madonnella"

Santa Maria Extra Moenia
La chiesa di S. Maria extra moenia sorge fuori dal paese accanto all'attuale Salaria. Fu eretta nell'alto medioevo, sulle vestigia di un tempio pagano dedicato alla dea Diana. Avanzi di scultura carolingia, murati ed erratici nella chiesa, confermano che un edificio  di culto già esisteva nel IX secolo. Nell'ottocento la facciata venne, secondo le parole di Bindi, "barbaramente rinnovata". L'edificio  presenta una facciata a capanna semplice, addossata a sinistra del  campanile. Nei lavori del 1950 fu inserito nella muratura un portale  del XIII secolo, di provenienza sconosciuta, molto restaurato. Solo alcune parti di esso, infatti, sono antiche e tra queste  l'architrave scolpito con tralci di vite, al centro del quale compare  l'Agnus Dei ( l'antico portale di S. Maria può essere ammirato nella chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta a piazza del Popolo ).  All'interno la navata di sinistra è separata dalla centrale dal  succedersi di un pilastro e di tre colonne sormontate da semplici  e rozze cornici. La navata di destra invece è aperta verso la centrale da due vasti arconi e da una piccola porta ricavati in una parete continua. L'abside, bucata da tre strette monofore, conserva nel catino ed in tre  registri sovrapposti, alcuni brani di interessanti affreschi di varie epoche.  Nel catino, in una mandorla sorretta da angeli, è dipinto il Cristo benedicente in gloria ( XV sec. ). Nei due registri sono visibili affreschi della seconda  metà dell'XI secolo. Nello spazio tra le monofore, si scorgono due teorie di  Santi convergenti verso il centro. Più in basso, in sei clipei, sono rappresentati  i Santi Vescovi. Infine compaiono nel registro inferiore, di epoca imprecisata il toro ed i pesci. Affreschi del XIV secolo sono visibili anche sulla testata  della navata di destra. Si possono osservare inoltre numerosi pezzi scultorei murati in varie parti dell' edificio: nel gradino di accesso al campanile, come  architrave e come soglia della porticina che si apre verso l'esterno della navata di sinistra, ed infine nel parato murario esterno dell'abside. Il campanile, nel quale si succedono verso l'alto monofore, bifore e trifore,  mostra tracce evidenti di restauri. Le monofore del primo livello furono  ben presto richiuse, come attestano alcuni brani di affresco del XIII sec.,  dipinti sulla muratura di tamponamento. E'evidente che parte del terzo piano, sulla trifora del quale manca  la cornice ad archetti, e tutto il quarto piano sono opera di restauro.  All'interno il campanile conserva la struttura lignea a scale e ballatoi. L'edificio reca vistose tracce della sua complessa storia architettonica. E' monumento nazionale.

Santuario della Madonna delle Grotte
Il Santuario della MADONNA DELLE GROTTE sorge lungo le Gole di Antrodoco a ridosso dell SS. 17 per l'Aquila al quinto chilometro. La chiesa fu costruita tra il 1603 e il 1604 nel luogo dove una pastorella di 9 anni Berardina Boccacci, nel 1601, aveva scoperto nei pressi di una piccola grotta, un'immagine sacra che rappresentava la Vergine con Gesù Bambino in braccio. L'allora vescovo di Rieti, Cesare Segni, fece erigere un altare e vi celebrò la prima messa il 29 settembre del 1602. Visto il grande afflusso di fedeli, il popolo antrodocano raccolse la somma necessaria per avviare la fabbrica che fu iniziata il 24 aprile del 1603 e completata dopo appena un anno su progetto dell'architetto toscano Ruggeri Fausto da Montepulciano. Nella cripta sono sepolti i resti dei soldati francesi morti a seguito dei Moti contadini del 1799 nel Regno Borbonico.

Santa Maria Maddaalena


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